La pennichella

La pennichella è l'abitudine di schiacciare un pisolino dopo il pasto di mezzogiorno. Ritenuta un sintomo di pigrizia tipico dei paesi caldi latini e mediterranei è provocata dalla sonnolenza che segue un pasto troppo abbondante e pesante o da un riposo notturno insufficiente. Nel primo caso è fortemente sconsigliata, mentre nel secondo diventa una vera e propria necessità per recuperare dalle fatiche mattutine ed acquisire nuove energie per poter affrontare il lavoro pomeridiano.

In Italia, i ritmi di lavoro sempre più alti, ne hanno ridimensionato la portata, mentre, in contro tendenza, negli USA alcune grandi aziende, nell'ambito di una strategia di miglioramento dell'efficienza del personale, hanno predisposto delle vere e proprie stanze destinate al riposo, da utilizzare durante la pausa. Il riposino non deve durare, però, più di 15-30 minuti, altrimenti si entra in una fase di sonno profondo, dal quale è difficile risvegliarsi in condizioni adatte a riprendere subito a pieno ritmo l'attività lavorativa.

La pennichella è vivamente consigliata in caso di sonno notturno scarso ed inadeguato, infatti, il corpo umano ha bisogno di dormire per un certo numero di ore, per potersi ricaricare. L'alternanza di veglia e sonno è definita ritmo circadiano, per coloro che svolgono mansioni con orari di lavoro che sconvolgono tale ritmo (turni notturni, rotazione degli orari), il ricorso al riposino pomeridiano è quasi un obbligo.

La pennichella per ovvie ragioni è vietata a chi soffre di insonnia notturna e di problemi della digestione.

Le condizioni ideali per riposare sono:

-una temperatura nella stanza di circa 20 gradi,

-silenzio o musica rilassante di sottofondo,

-una luce soffusa.


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