La Caffeina Fa Dimagrire?

La caffeina è un alcaloide nervino (come la morfina, nicotina, la teofillina, la teobromina ecc.) contenuto nelle piante che agisce sull'organismo animale e, nello specifico, su recettori del sistema cardio-vascolare, nervoso ed endocrino. La sua azione può essere soggettivamente più o meno efficace (anche a concentrazioni molto basse) provocando una serie di effetti positivi ed altri negativi o collaterali.
La caffeina può essere estratta (o assunta attraverso l'alimentazione) dal seme del caffè ma non solo; attualmente, nell'industria alimentare è impiegata quale additivo alimentare ed energizzante e nel settore farmaceutico come analgesico.
Negli alimenti di largo consumo, la caffeina riveste un ruolo fondamentale; essa è presente in quantità significative nella bevanda del caffè (85mg per tazzina, superiore in quello di moka), nelle bevande a base di cola (35-40mg ogni 33ml), nel percolato a base di tè (28mg per tazza a seconda del tempo di infusione), nel cacao amaro (100mg per 100g) e nelle bevande energizzanti (circa 30mg per 100ml).
La caffeina si caratterizza per assorbimento intestinale (45-60') ed emivita (in 4-6 ore scende del 50%) abbastanza brevi. E' in grado di oltrepassare rapidamente la barriera ematoencefalica (agendo direttamente sul sistema nervoso centrale - SNC), la placenta (passando nel circolo del feto) e penetrando nel latte materno
Effetti della caffeina:

  1. Sistema nervoso (SN): iper-eccitabilità, aumento della capacità di concentrazione ed azione analgesica.
  2. Sistema cardiocircolatorio e respiratorio: in quanto antagonista competitivo dell'adenosina, la caffeina favorisce il rilascio di adrenalina e noradrenalina. Queste due catecolamine favoriscono l'aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori
  3. Incremento della secrezione acida gastrica
  4. Azione diuretica
  5. Ad uso topico, in cosmetica è utilizzata nel trattamento delle adiposità localizzate.

Nella dietetica e nell'integrazione alimentare, la caffeina trova largo consumo ed impiego grazie al suo potenziale pro-metabolico; 500mg di caffeina possono aumentare il metabolismo basale del 10-15%. Se ne deduce che il suo impiego, associato ad un'alimentazione ipocalorica ed uno stile di vita attivo, potrebbe incidere sul bilancio calorico facilitando il dimagrimento. Ciò nonostante, ad una valutazione complessiva degli effetti collaterali (eventualmente accentuati dall'ipersensibilità individuale) che potrebbero alterare significativamente lo stato di salute del soggetto, l'abuso di questo nervino è altamente sconsigliato.
La caffeina continua ad essere oggetto di numerosi studi ed il suo impiego è largamente diffuso ma altrettanto polemizzato. Nell'industria alimentare, soprattutto nella composizione delle bevande tipo cola, è emerso che la caffeina incide significativamente nella percezione del gusto dolce e, di conseguenza, nell'aggiunta di zuccheri semplici al fine di migliorare la qualità organolettica del prodotto.
A tal proposito, una recente pubblicazione sulla rivista “European Journal of Clinical Nutrition” dal titolo “The influence of caffeine on energy content of sugar-sweetened beverages: ‘the caffeine–calorie effect” (Influenza della caffeina nell'apporto energetico degli zuccheri aggiunti nelle bevande: ‘la caffeina – effetti sul bilancio calorico') ha documentato quanto la caffeina possa essere associata all'incremento di peso nel bambino. Ciò è determinato dalla capacità di questo nervino di inibire la percezione del gusto dolce favorendo l'ulteriore aggiunta industriale di glucidi semplici nei soft-drinks. Traducendo numericamente l'esito della sperimentale è emerso che: eliminando completamente la caffeina dalle bevande è possibile ridurre del 10,3% il saccarosio aggiunto con un vantaggio dietetico di -116kj (28kcal) ogni 500ml di prodotto.
Se ne deduce che la rimozione della caffeina dalle bevande zuccherate apporterebbe un vantaggio significativo nel controllo del peso e degli scompensi metabolici indotti dall'iperglicemia cronica.

Alla domanda “La caffeina fa dimagrire?”

La risposta è no!
Come tante altre molecole, la caffeina possiede alcuni effetti positivi indotti dall'azione recettoriale specifica ma il suo impiego alimentare comporta effetti negativi sull'organismo oltre che a favorire l'utilizzo di zuccheri semplici come il saccarosio a livello industriale incidendo significativamente sul bilancio calorico dei consumatori.

Bibliografia:

  • The influence of caffeine on energy content of sugar-sweetened beverages: ‘the caffeine–calorie effect' - R S J Keast, D Sayompark, G Sacks, B A Swinburn and L J Riddell - School of Exercise and Nutrition Sciences, Deakin University, Burwood, Victoria, Australia - Faculty of Science and Technology, Rajamangala University of Technology Tawan-ok, Chonburi, Thailand - Correspondence: Dr RSJ Keast, School of Exercise and Nutrition Sciences, Deakin University, 221 Burwood Highway, Burwood, VIC 3125, Australia. E-mail: russell.keast@deakin.edu.au
  • Received 9 February 2011; Revised 18 May 2011; Accepted 19 May 2011; Published online 20 July 2011.