Eritritolo | Migliore o Peggiore dello Zucchero? Rischi e Benefici

Proprietà e Benefici

Le peculiari caratteristiche metaboliche dell'eritritolo (potere calorico pressoché nullo, indice glicemico pari a zero, basso indice insulinico, scarso potere lassativo, potere dolcificante pari al 70% dello zucchero) lo rendono un candidato ideale:
  • nei regimi alimentari ipocalorici in sostituzione parziale del saccarosio zucchero da cucina
  • nella dieta di soggetti affetti da malattie metaboliche, come il diabete, l'ipercolesterolemia, il diabete e la sindrome metabolica
  • nella sostituzione degli altri polialcoli in soggetti particolarmente sensibili alla loro azione lassativa

Cosa è l'Eritritolo

L'eritritolo è una molecola appartenente alla famiglia dei polialcoli a 4 atomi di carbonio, caratterizzato da un modesto potere calorico, stimato intorno a 0.2 Kcal/gr, e da un ottimo potere dolcificante che si avvicina a quello del comune zucchero da tavola.

Presente naturalmente in differenti alimenti di origine vegetale, soprattutto frutta, e in differenti funghi, è ottenuto industrialmente dalla fermentazione di zuccheri vegetali e aggiunto in diversi prodotti dietetici come dolcificante indicato in etichetta con la sigla E968.

Nonostante venga consumato da differenti anni dalla popolazione statunitense, in seguito ad approvazione da parte della FDA, l'ampio scetticismo presente in Europa e l'assenza fino a poco tempo fa di studi in grado di caratterizzare a pieno il profilo farmacocinetico e di sicurezza di questo zucchero, hanno limitato notevolmente la diffusione in commercio dell'Eritritolo, ritardando l'approvazione definitiva dalla Commissione Europea fino al 2006.

I vantaggi dell'Eritritolo

I vantaggi relativi all'utilizzo dell'Eritritolo come potenziale dolcificante, sono essenzialmente da ricondurre alle sue caratteristiche chimiche che ne influenzano inevitabilmente anche quelle funzionali e metaboliche.
Più precisamente questo dolcificante naturale permetterebbe :

  • Di controllare l'apporto calorico della dieta, limitando l'assunzione di calorie esclusivamente a 0,2 Kcal per grammo di prodotto, risparmiando quindi oltre l'80% delle calorie fornite invece dal comune zucchero da tavola;
  • Di limitare l'uso dello zucchero da tavola, grazie al potere dolcificante dell'eritritolo, paragonabile a quello del saccarosio, preservando le proprietà organolettiche dell'alimento e evitando il retrogusto amarognolo tipico degli altri polialcoli;
  • Di ridurre i picchi glicemici post ingestione, visto il suo indice glicemico praticamente pari a zero, permettendo pertanto un ottimizzazione del metabolismo glucidico particolarmente importante nei pazienti diabetici;
  • Di ridurre il rischio di diarrea e dolori addominali crampiformi, presente invece per gli altri dolcificanti dotati di proprietà osmotiche tali da richiamare acqua nel lume intestinale in quantità potenzialmente pericolose;
  •  Di ridurre l'azione irritante nei confronti della mucosa intestinale, osservata invece per altri dolcificanti sintetici e semisintetici;
  • Di ridurre il rischio di carie, legato invece al normale consumo di zucchero da tavola, dato il basso potere cariogeno dell'Eritritolo.

Seppur non ancora del tutto caratterizzata, recenti evidenze sperimentali ottenute prevalentemente su modelli cellulari ed animali, hanno descritto anche un attività antiossidante dell'Eritritolo, in grado di controllare l'impatto ossidativo della dieta, preservando l'integrità della mucosa intestinale, puntualmente sottoposta a stimoli lesivi derivati dall'assunzione alimentare.

Gli usi comuni dell'Eritritolo

Rispetto agli altri dolcificanti sintetici o semisintetici oltre a rientrare come dolcificante nei prodotti dietetici, grazie alle sue proprietà organolettiche, l'Eritritolo potrebbe rientrare anche nella preparazione di dolci e prodotti da forno destinati alla comune alimentazione.

L'immissione in commercio di nuovi zuccheri costituiti da Eritritolo e Fruttosio ha ulteriormente potenziato le applicazioni culinarie di questo zucchero, presentando sul panorama dietetico il capostipite di una nuova classe di dolcificanti.

Possibili reazioni avverse

Alla luce delle proprietà farmacocinetiche dell'Eritritolo che riducono il tempo di stasi al livello intestinale, determinandone un rapido assorbimento, il rischio di diarrea o di crampi addominali ai comuni dosaggi è generalmente ridotto.

E' importante tuttavia ricordare gli esiti di recenti studi condotti sulla popolazione pediatrica, che dimostrano come l'ingestione di 1,5 grammo per Kg di massa corporea di Eritritolo possa aumentare la frequenza delle evacuazioni anche a carattere diarroico.