Doping

Doping è un termine inglese che indica l'impiego in campo sportivo di composti chimici con lo scopo di migliorare artificiosamente, ed in contrasto con l'etica sportiva, le prestazioni che si otterrebbero in modo naturale con l'allenamento.

Queste sostanze sono una vera e propria violenza ai naturali processi vitali dell'organismo e possono comportare patologie irreversibili con conseguenze gravissime. Il fatto più preoccupante è che sia arrivato ad interessare anche le categorie giovanili.

Perché si fa ricorso al Doping?

1) Lo sport professionistico è diventato un grande business con compensi stratosferici, in cui il miraggio dei lauti guadagni e le forti pressioni di sponsor ed allenatori, possono condurre all'uso di sostanze illecite.

2) Anche nello sport amatoriale, in una società che punta in modo esasperato all'efficienza ed al successo ad ogni costo, il prevalere sugli altri è diventato un obbligo, lo scopo non è più il semplice divertimento o la sana attività motoria, ma è la propria affermazione, in quanto, adesso, per molti, l'identità coincide con quello che si esprime nello sport.

3) La fragilità psicologica, la mancanza di fiducia in se stessi, la convinzione che i propri avversari possano farne uso, sono situazioni che possono spingere l'atleta nella direzione sbagliata.

Doping vuol dire:

enormi rischi per la propria salute;

frode e slealtà sportiva.

Ogni Federazione Sportiva ha stabilito al riguardo il proprio regolamento con l'elenco delle pratiche proibite. Generalmente, vengono vietate quelle sostanze il cui uso ha lo scopo di:

ridurre la percezione della fatica;

migliorare la prontezza dei riflessi;

aumentare la forza;

accrescere la resistenza muscolare;

ridurre il peso corporeo;

attenuare l'ansia;

controllare il dolore;

regolare la frequenza cardiaca e respiratoria;

contraffare i test antidoping.


Esempi di sostanze dopanti