Collagene Anti Rughe | Funziona? Studi, Proprietà, Benefici

Proprietà e Benefici

Esistono evidenze scientifiche secondo cui l'apporto di Collagene di Pesce, Vitamina C, Zinco, Rame e Centella Asiatica titolata in derivati triterpenici può risultare utile per

  • Apportare all'organismo gli amminoacidi necessari alla sintesi di Collagene, soprattutto prolina ed idrossiprolina, sicuramente meno rappresentati nelle proteine alimentari rispetto ad altri amminoacidi; buone fonti alimentari di questi amminoacidi sono le ossa ed i tessuti connettivi in genere (bolliti, cartilagini, brodi...), che oggi rivestono spesso un ruolo marginale nella dieta rispetto al passato
  • Stimolare e supportare la sintesi di collagene all'interno dell'organismo, grazie alla presenza di cofattori essenziali quali la vitamina C, il rame e lo zinco, ma anche di sostanze - come l'asiaticoside della centella asiatica ed i piccoli peptidi derivati dalla digestione del collagene - che una volta assorbite stimolano direttamente la sintesi di collagene.
  • Fornire un pool di sostanze antiossidanti utili per neutralizzare l'eccesso di radicali liberi responsabili dei processi di invecchiamento - legato a fattori ambientali (fumo di sigaretta, esposizione solare, dieta squilibrata, stress psico-fisici eccessivi) e in minor misura cronologici (invecchiamento naturale) - di numerosi organi e tessuti

Un'adeguata sintesi di collagene all'interno dell'organismo, è importante per garantire:

  • una buona funzionalità articolare (utile nel trattamento dell'artrosi, consultare il medico)
  • un buon trofismo di unghie e capelli (utile in caso di fragilità di questi tessuti)
  • la salute ossea, in termini di densità e resistenza alle fratture (utile nel trattamento dell'osteoporosi, consultare il medico);
  • la compattezza, la forza e la resistenza della pelle (utile contro l'invecchiamento precoce della pelle, componente spesso presente negli integratori antirughe);
  • la salute cardiovascolare, essendo il collagene componente particolarmente importante dei vasi sanguigni (utile soprattutto contro la fragilità capillare)

Ruolo Biologico

Con l'avvento della medicina anti-aging, orientata al mantenimento delle condizioni di salute ottimali e alla preservazione delle caratteristiche fisiche-strutturali e metaboliche dei vari tessuti, organi ed apparati, la ricerca farmaceutica e nutraceutica in particolare hanno effettuato notevoli sforzi, fortunatamente ben ricompensati, per identificare una serie di principi attivi funzionali in grado di sostenere l'organismo nelle sue molteplici attività.

E' proprio seguendo questa metodologia di lavoro che si è arrivati a riconsiderare una proteina antica come l'uomo, il collagene, come un potenziale alleato nella prevenzione del deterioramento funzionale e strutturale di organi ed apparati.

Dal punto di vista biologico infatti, il collagene rappresenta la proteina più abbondante presente nell'organismo umano, diffusa in tutti i tessuti extracellulari dove definisce la trama dei vari connettivi solidi contribuendo al mantenimento architettonico e strutturale della pelle, dei tendini, delle cartilagini, delle ossa, dei denti e dei vari organi viscerali.

Quindi il mantenimento delle corrette concentrazioni tessutali di collagene, che passa inevitabilmente per la biosintesi sostenuta da vari elementi cellulari tra i quali i fibroblasti,  rappresenta uno dei principali obiettivi della medicina anti-aging al fine di preservare le proprietà strutturali e funzionali dei vari tessuti.

Il Collagene in Dermatologia

Il derma, strato della cute sottostante all'epidermide fondamentale per il mantenimento delle attività biologiche e strutturali della pelle, è un tessuto costituito da elementi cellulari come fibroblasti, cellule del sistema immunitario, cellule muscolari, ghiandole sebacee e sudoripare ma soprattutto da macromolecole come i glicosamminoglicani, noto è l'acido ialuronico, da strutture elastiche come l'elastina e da strutture proteiche di collagene organizzate in fibre.
Queste ultime, disposte in una fitta trama intrecciata, mantengono le proprietà strutturali del derma evitando :

  • la formazione di rughe  grinzosità della pelle, dovute al cedimento del sottostante derma ed alla perdita del normale turgore cutaneo;
  • la perdita di lucentezza della pelle, dovuta alla compromissione delle capacità trofiche;
  • disidratazione;
  • fotoinvecchiamento dovuto all'aumentata degradazione di collagene sostenuta dal danno ossidativo indotto dalle radiazioni ultraviolette.

Il fisiologico processo di invecchiamento, durante il quale è possibile riconoscere tutte le suddette reazioni, è proprio caratterizzato da una progressiva riduzione del contenuto cutaneo di collagene, dovuto ad uno sbilanciamento verso l'attività idrolitica piuttosto che biosintetica, per il quale tuttavia  è possibile porre dei rimedi utili a ritardare il declino di questa proteina e l'insorgenza degli inestetismi associati.

Il ruolo dell'integrazione di Collagene

Data la natura proteica del collagene, purtroppo non è possibile compensare le perdite fisiologiche di questa molecola con l'assorbimento sistemico tal quale della molecola assunta per os.
L'ingestione del collagene infatti è seguita inevitabilmente da un processo di digestione che idrolizza la proteina nei suoi immediati precursori, rappresentati da aminoacidi come la prolina, l'idrossiprolina e glicina, riducendone quindi il contenuto a semplici aminoacidi.
Affinchè l'integrazione possa risultare funzionale deve necessariamente prevedere oltre al collagene, utile a fornire i precursori per la propria sintesi, anche nutrienti in grado di contrastare la degradazione tessutale di questa proteina, incentivandone al contempo la sintesi.
Tra i possibili principi attivi in grado di espletare tali funzioni è possibile ricordare :

  • Collagene: generalmente estratto da prodotti di origine animale e per lo più dal pesce, è solitamente presente in forma parzialmente idrolizzata al fine di ottimizzarne il più possibile l'assorbimento intestinale. L'integrazione di collagene ha il compito fondamentale di fornire tutti i precursori utili, ed in particolare l'aminoacido limitante idrossiprolina, affinchè i fibroblasti tessutali possano disporre dei substrati necessari alla sintesi endogena di questa proteina.
  • Vitamina C : vitamina idrosolubile coinvolta sia nella protezione dal danno ossidativo che nella sintesi diretta del collagene. L'importanza di questo elemento nel mantenimento del pull complessivo di collagene è da ricondurre a due principali attività : la prima rappresentata dall'azione catalizzante nella sintesi dell'idrossiprolina, aminoacido chiave della triplice elica collagenica responsabile dell'associazione tra le varie catene, la seconda incentrata sulle proprietà antiossidanti di questa vitamina, in grado di preservare le strutture tessutali, tra le quali appunto le proteine, dal danno ossidativo indotto dalle specie reattive dell'ossigeno.  La cute, rappresentando l'interfaccia tra organismo ed ambiente esterno, è uno dei tessuti più esposti al danno ossidativo, e lo è ancor di più il collagene in essa presente, vista l'elevata tendenza a reagire con le specie ossidanti.
  • Centella asiatica: nota con il nome di erbe delle tigri, è una pianta tipica delle regioni umide ed ombreggiate del Sud-Africa e dell'America centrale e meridionale, caratterizzata dall'elevata concentrazione di naturali antiossidanti triterpenici.In maniera analoga alla vitamina C, differenti studi hanno dimostrato come questa pianta, oltre a proteggere i tessuti dai potenziali danni indotti dalle specie ossidanti ed in particolare il collagene dall'idrolisi indotta, possa stimolare l'attività dei fibroblasti e favorire la strutturazione delle catene tropocollageniche, aumentando sensibilmente la sintesi di collagene di primo tipo, prevalentemente espresso al livello del derma, e di collagene di terzo tipo, fondamentale nel sostenere le pareti vascolare.
    L'attività protettiva sulle pareti vascolari, caratterizzata anche da un miglioramento complessivo del microcircolo, si ripercuote indirettamente sullo stato di salute cutaneo, sostenendo adeguatamente le proprietà trofiche del tessuto.
  • Rame e zinco: oligoelementi caratterizzati da una spiccata attività antiossidante, che oltre ad intervenire come importanti cofattori in numerose reazioni enzimatiche sia a carattere energetico che strutturale, sono in grado di stimolare i meccanismi di autoriparazione della pelle.

Differenti studi hanno dimostrato come corrette concentrazioni di questi oligoelementi possano attivare i meccanismi di difesa antiossidante della pelle, stimolare l'attività biosintetica dei fibroblasti incrementando le concentrazioni locali di collagene e glicosamminoglicani, sostenere la microcircolazione sanguigna migliorando la troficità del tessuto.

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