Caffè Verde | Fa Dimagrire? Migliora la Salute? Dosi e Consigli
Proprietà e Benefici
Gli estratti vegetali titolati del Caffè verde non tostato, che possono svolgere una funzione tonica e di sostegno metabolico. E' utile anche come antiossidante.
Le elevate temperature raggiunte durante la torrefazione del caffè abbattono il potere antiossidante dell'alimento e portano alla produzione di sostanze volatili che, se da un lato conferiranno il classico aroma alla bevanda ottenuta per infusione dei semi torrefatti e macinati, dall'altro producono un effetto irritante sulle pareti gastriche. Non essendo sottoposto a torrefazione, il caffè verde presenta indubbi vantaggi dal punto di vista dietoterapico.
Tra questi ricordiamo:
- una migliore torrelabilità gastrica,
- una percentuale nettamente superiore di antiossidanti,
- una minor concentrazione di caffeina (aspetto interessante per le persone sensibili alla sua azione stimolante)
- un prolungamento della sua emivita plasmatica legato ad un assorbimento intestinale più lento e graduale.
Cos'è il Caffè verde
Il caffè verde, scientificamente noto come Coffea arabica L, è una varietà di caffè che si distingue da quello tradizionalmente utilizzato in quanto non tostato e quindi caratterizzato da proprietà dietetico-nutrizionali differenti come la percentuale di caffeina, la quantità di antiossidanti naturali, il pH e la presenza di particolari fitocomplessi.
Caratteristiche nutraceutiche
Dal punto di vista nutraceutico, infatti questo alimento è balzato agli onori della cronaca per la presenza di numerosi principi attivi antiossidanti ed in particolare per la presenza di acido clorogenico, evidentemente responsabile di alcune delle proprietà terapeutiche del prodotto.
Più precisamente per acido clorogenico si intendono una serie di composti fenolici costituiti dall'esterificazione tra acido cumarinico e differenti metilxantine tra le quali appunto la caffeina, che ottimizzano le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche della più comune caffeina.
Numerosi studi, soprattutto sperimentali, hanno studiato l'impatto di questo fitocomposto sulla salute ottenendo promettenti risultati nel trattamento di:
- patologie infiammatorie ed infettive;
- patologie cardiovascolari;
- diabete di secondo tipo;
- patologie neurodegenerative come l'Alzheimer.
Tuttavia l'enorme impatto commerciale di questo prodotto e dei relativi integratori derivati, è stato associato ad altre caratteristiche dietoterapiche tra le quali il potenziale effetto antipertensivo, il miglioramento del metabolismo glucidico ed il controllo del peso, riferito soprattutto all'accumulo di tessuto adiposo addominale, come dimostrato in un recentissimo studio che ha quantificato in circa 2,5 kg la differenza di peso tra soggetti trattati con acido clorogenico e placebo, a fronte di protocolli dietetici e stile di vita sovrapponibili.
Tali risultati potrebbero in parte essere ricondotti all'attività termogenica della caffeina, particolarmente attiva nei confronti dei recettori B3 adrenergici, espressi in concentrazioni rilevanti dalle cellule adipose, e in parte al complessivo miglioramento metabolico indotto dall'insieme di elementi presenti nel caffè verde.
I suddetti effetti biologici, evidentemente correlati alla presenza di numerosi antiossidanti come polifenoli, acido felurico e chiaramente di acido clorogenico, sono sia associati agli svariati meccanismi d'azione non ancora del tutto caratterizzati al livello molecolare, sia al miglioramento dello stile di vita e delle abitudini alimentari, il cui ruolo è cruciale nel sostenere l'azione di questi elementi fitoterapici.
Caratteristiche farmacocinetiche
Decisamente interessanti sono I risultati proposti da numerosi gruppi di ricerca che sottolineano le vantaggiose caratteristiche farmacocinetiche del caffè verde, descrivendo picchi plasmatici di sostanze biologicamente attive come l'acido clorogenico e polifenoli in seguito all'assunzione orale di questo alimento, definendo pertanto un ottima biodisponibilità, migliore rispetto quella ottenibile dal più comune caffè, dei principi attivi responsabili delle suddette manifestazioni terapeutiche.
Occorre tuttavia sottolineare l'enorme variabilità interindividuale, che spesso complica la corretta comprensione degli studi, associata sia allo stato di salute intestinale e metabolico, sia alla presenza di particolari polimorfismi genici in grado di indurre o inibire l'attività di enzimi deputati al metabolismo di questi elementi.
Tutto ciò spiegherebbe anche la variabilità dell'efficacia terapeutica da soggetto a soggetto.
Avvertenze e controindicazioni
Data la presenza di metilxantine l'uso del caffè verde risulta generalmente controindicato durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno, nei pazienti in età pediatrica, nei pazienti affetti da ipertensione e patologie cardiovascolari.
Effetti collaterali
L'abuso di integratori contenenti caffeina e derivati potrebbe determinare con una certa frequenza la comparsa di reazioni avverse quali tremore, ansia, tachicardia, insonnia, eccitazione, alterazioni del tratto gastroenterico con ipersecrezioni gastriche, pirosi, diarrea.
L'uso prolungato nel tempo potrebbe invece determinare la comparsa di reazioni avverse al livello neurologico e cardiovascolare.
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