Boldo | Proprietà e Benefici | Per un Fegato Sano
Proprietà e Benefici
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'utilizzo di un integratore a base di Boldo può risultare utile per:
- promuovere la salute e la funzionalità epatica, esplicando un'azione depuratrice e stimolante nei confronti del fegato, anche quando appesantito da una dieta troppo elaborata (ricca di eccessi, come fritti o alcolici) o dall'uso di farmaci (consultare il medico) od integratori (come quelli proteici assunti per lunghi periodi di tempo). La sinergia di questi principi attivi, infatti, sembra - secondo la letteratura consultata -
- proteggere il fegato nei confronti di numerosi agenti tossici (come alcol, alcuni farmaci ed il veleno del fungo Amanita phalloides),
- stimolare la rigenerazione degli epatociti (le cellule del fegato), promuovendo la depurazione e la purificazione dell'organo;
- agire come antiossidante controllando il danno causato dai radicali liberi;
- ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, grazie allo stimolo sulla sua escrezione biliare;
- migliorare i processi digestivi, con particolare riferimento ai pasti ricchi di grassi (per l'attività emulsionante della bile, secreta in maggiori quantità grazie alla presenza di questi estratti vegetali dalla nota attività coleretica e colagoga);
- rinforzare le pareti dei capillari ed espletare una blanda attività diuretica
Informazioni generali
Il Boldo, scientificamente noto come Peumus Boldus, è una pianta sempreverde dell'America latina, dalle cui foglie e dal cui tronco si estrae una serie di principi attivi dalle note attività fitoterapiche.
Più precisamente la caratterizzazione chimica di tali sostanze, effettuata attraverso l'utilizzo di procedure complesse come la spettrometria di massa e la gas cromatografia, ha rivelato la presenza di :
- Composti monoterpenci come il limolene, cimene, a-pinene, beta-fellandrene;
- Flavonoidi come la ramnetina, isoramnetia ed il chemferolo;
- Boldina : alcaloide isochinolinico a cui sono attribuite la maggior parte delle proprietà fitoterapiche di questa pianta.
Seppur il suo utilizzo non è particolarmente diffuso nella popolazione occidentale, l'azione terapeutica di questa pianta risale all'antica medicina tradizionale che la utilizzava soprattutto come carminativo ed antimicrobico delle vie genito-urinarie.
Potere fitoterapico del Boldo
Seppur la maggior parte di studi presenti in letteratura, risultano ancora sperimentali, condotti su modelli animali di patologie umane o su culture cellulari, la letteratura scientifica attribuisce alla boldina differenti attività fitoterapiche tra le quali :
- L'attività coleretica : utile nel facilitare il rilascio di bile, risultando pertanto indicata nel trattamento delle lievi disfunzioni epatobiliari e come coadiuvante nel trattamento della stipsi e dei disturbi dispeptici associati;
- L'attività antiossidante, particolarmente accentuata sugli epatociti e in grado di ridurre il danno ossidativo, proteggendo tali cellule dalla degenerazione e l'organo in toto da patologie ossidative;
- L'attività antiaggregante, importante nel prevenire processi di aggregazione piastrinica, responsabili della formazione di trombi;
- L'azione antispasmodica, probabilmente esercitata dall'interazione con recettori colinergici nicotinici o centrali dopaminici;
- L'attività antiproliferativa, osservata in vitro nei confronti di cellule di glioma;
- L'attività antinfiammatoria ed antipertica, legata alla capacità di modulazione della via metabolica dell'acido arachidonico.
Nonostante i numerosi effetti osservati e la potenziale importanza biologica di un attività terapeutica naturale, mancano ad oggi trial clinici significativi in grado di avvalorare i numerosi studi presenti con dati statisticamente significativi.
Modalità d'uso
Differenti aziende attive nel settore fitoterapico, hanno sviluppato processi innovativi in grado di concentrare i suddetti principi attivi, e soprattutto la boldina, per la quale si valuta la titolazione, in capsule, compresse, estratti fluidi, tinture ed infusi.
E' ovvio quindi che le modalità d'assunzione e la posologia varia sensibilmente a seconda del prodotto utilizzato, pertanto sarebbe utile seguire le indicazioni riportate in confezione o definite dall'erborista o dal farmacista.
In ogni a caso, a prescindere dalla forma utilizzata, il trattamento non deve superare le 4 settimane, senza la supervisione medica.
Boldo - Effetti collaterali
Studi di tossicità in vivo condotti su modelli animali hanno dimostrato come gli estratti ottenuti a partire da questa pianta, risultino dotati di capacità teratogene ed abortive, pertanto il suo utilizzo è controindicato in gravidanza.
Nonostante parte dell'attività fitoterapica della pianta risulti concentrata sui disturbi epatici, è necessario evitare l'assunzione di questi principi attivi in caso di alterata funzionalità epatica, ostruzione biliare con colestasi o colelitiasi.
Studi - Bibliografia
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